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Riflessione poetica
Nel cuore della notte, sotto una luna piena,
sulla spiaggia del Gange, ho sentito il canto
della fede indù, un canto di amore
per Dio e per la vita.
Sulle rive del grande fiume,
i fedeli si prosternano,
le mani alzate verso il cielo,
in preghiera per la vita e per la morte.
L’indù sente il divino in ogni cosa,
nei fiumi, nei monti, nelle stelle,
e nella fiamma della vita.
Nella sua fede, l’indù non ha bisogno
di un libro sacro o di un sacerdote,
la natura è il suo libro,
la vita è il suo sacramento.
Come scrive Pierre Loti in “Racconti di autori occidentali sull’induismo”,
“L’indù è un uomo che vive in armonia con la natura,
che sente il divino in ogni cosa,
che non ha bisogno di dogmi o di regole.”
Questa è la mia fede, questa è la mia vita,
un canto di amore per Dio e per la vita,
un canto che risuona nella notte,
sulla spiaggia del Gange.
Titolo dell’opera di Pierre Loti: “Racconti di autori occidentali sull’induismo”
website: www.benaresfilm.com