Nel vasto arazzo dell’immaginazione umana, l’India si staglia come un filo radioso, intessendo racconti di spiritualità, misticismo e bellezza senza tempo. Questa terra enigmatica, in particolare la città sacra di Benares (Varanasi), ha affascinato gli autori occidentali del XX secolo, trascinandoli in un turbine di esperienze sensoriali e profonda introspezione.
Uno di questi autori fu Pierre Loti, ufficiale di marina e scrittore francese, che, come una falena attratta dalla fiamma, fu inesorabilmente attratto dall’Oriente. Il suo stile evocativo, simile a una sinfonia poetica, riecheggia l’essenza dell’India nelle sue opere. Il fascino di Loti per l’Oriente è tangibile, mentre si addentra nel cuore della terra, portando alla luce i suoi tesori nascosti e condividendoli con il mondo.
La città di Benares, con i suoi ghat che costeggiano il sacro Gange, offre uno spettacolo unico che sfida ogni descrizione. È una città in cui le acque del fiume sono considerate sacre, dove le ceneri dei defunti vengono condotte al loro luogo di riposo finale, e dove il ciclo eterno della vita e della morte è celebrato in una sinfonia di immagini, suoni e profumi.
La città ha ispirato numerose opere d’arte, tra cui il poco conosciuto film Verso Benares di G. Vignali e G. Prata. Questo film, molto simile agli scritti di Loti, si avvicina a Benares con una sensibilità poetica e spirituale. Cattura l’essenza della città non come una meta turistica, ma come un’entità viva e pulsante, che respira al ritmo della vita.
Il film, come le opere di Loti, invita lo spettatore a intraprendere un viaggio di scoperta interiore. Ci incoraggia a guardare oltre la superficie, a esplorare le profondità dell’anima e a trovare un legame personale con questa antichissima città.
In conclusione, il fascino esercitato dall’India, e in particolare da Benares, sugli autori occidentali del XX secolo è una testimonianza del richiamo duraturo di questa terra mistica. Attraverso le loro opere, essi hanno aperto una finestra su un mondo al tempo stesso estraneo e familiare, invitandoci a esplorare le profondità della nostra stessa umanità. Che si tratti della parola scritta o dell’immagine in movimento, l’India poetica continua a incantare e ispirare, offrendo uno scorcio su un mondo che trascende i confini del tempo e dello spazio.
In questo viaggio immaginario verso l’Oriente, ciò che emerge non è soltanto il volto esotico dell’India, ma una riflessione universale sul sacro, sulla morte, sul silenzio e sulla ricerca del sé interiore. Benares non è soltanto una città, ma una soglia simbolica — un luogo in cui l’anima occidentale smarrita si riflette in un’altra visione del mondo, riscoprendo frammenti dimenticati di sé stessa.