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Riflessione
India, terra di misteri e di enigmi, paese di storie antiche e di culture profonde. Il misticismo, una parola che riassume tutta la sua spiritualità, si avvolge attorno a queste terre come un velo di nebbia, lasciando intravedere soltanto un’ombra di senso, un’ombra di significato. In questo paese, dove il tempo si ferma e dove le cose si fondono, il misticismo è presente in ogni cosa, in ogni azione, in ogni parola.
Pierre Loti, l’autore francese che ha avuto la visione di captare questo misticismo indiano, ci mostra questo mondo nel suo romanzo “Aziyadé”. In questo libro, Loti racconta la storia di un giovane francese, Pierre Loti, che viene attratto dalla cultura indiana e decide di viaggiare in India alla ricerca di una donna indiana, Aziyadé, che ha conosciuto brevemente in un viaggio precedente. La sua ricerca lo porta attraverso una serie di avventure e di esperienze spirituali, fino a quando non trova finalmente la donna che cerca.
Ma il misticismo indiano non è solo presente nel romanzo di Loti. È presente anche nei film ambientati in India, che cercano di catturare questo mondo di enigmi e di misteri. In questi film, il misticismo è presente in ogni scena, in ogni dialogo, in ogni azione. I film ambientati in India, come “Life of Pi” e “Slumdog Millionaire”, mostrano questo mondo di misticismo, di spiritualità, di enigmi e di senso profondo.
Il misticismo indiano è una cosa che è difficile da catturare, difficile da capire. È una cosa che si può solo sentire, che si può solo intuire. È una cosa che si può solo vedere attraverso gli occhi di quelli che hanno vissuto in India, di quelli che hanno sentito il suo misticismo.
In questo paese, dove il tempo si ferma e dove le cose si fondono, il misticismo è presente in ogni cosa, in ogni azione, in og
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