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La mia riflessione poetica riguarda l’esperienza mistica indiana e la sua influenza sui grandi autori occidentali.

Sul suolo indiano, le radici della saggezza si infiltrano nel cuore delle anime,
Nelle foglie della mente, la sapienza indiana si fa sentire.

I grandi scrittori occidentali, spinti da una curiosità fervente,
S’imbarcarono su navi per lontane terre,
Per cercare la risposta a domande che il cuore insiste a chiedere.

L’India, terra di spartiacque, di profondi misteri,
Ha lasciato il suo segno sulle anime dei visitatori,
Sulla mente di Pierre Loti, un autore francese,
L’India ha lasciato un segno profondo,
Nel suo cuore si è nascosto il segreto dell’amore eterno.

Nel romanzo “L’indiana” (1881), Loti descrive l’esperienza mistica indiana come un’esperienza di amore, di unità con l’universo,
Un amore che si sente nella profonda intimità della natura,
Nel calore del sole, nella dolcezza dell’aria,
Nel cuore della donna indiana, un amore puro,
Un amore che risuona nelle profondità dell’anima.

La mente di Loti, come il fiume Gange, scorre verso il mare,
Nel cuore di ogni parola, nel cuore di ogni senso,
S’imprigiona l’esperienza mistica indiana,
Un segreto profondo, un amore eterno,
Un amore che illumina le tenebre della vita.

Sul suolo indiano, le radici della saggezza si infiltrano nel cuore delle anime,
Nelle foglie della mente, la sapienza indiana si fa sentire.
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