, avec le « Je » comme point de vue
*Titre : « Ombre e Luce nel Tempio del Cinema »*
Nel buio della sala, davanti allo schermo che splende come un altar maggiore, io mi perdo in un viaggio che va oltre il tempo e lo spazio. Il cinema, questo tempio moderno, diventa per me un luogo di meditazione, dove le immagini si intrecciano con la mia anima come preghiere sussurrate in un linguaggio universale. È come se il regista, attraverso la sua arte, mi invitasse a un pellegrinaggio spirituale, simile a quello descritto da Pierre Loti in *Le Roman d’un Spahi*: *« La vita è un lungo viaggio tra ombre e luci, tra dubbi e certezze, e solo nel silenzio del cuore si trova la vera pace. »*
Mentre le figure si muovono sullo schermo, io mi sento trasportato in mondi lontani, dove il tempo si ferma e lo spazio si dissolve. I templi orientali, con le loro guglie che sfiorano il cielo, diventano simboli di un’elevazione spirituale che io cerco nella mia vita quotidiana. Le danze lente, i canti melodiosi, i colori vibranti sono come mantra che mi guidano verso una consapevolezza più profonda.
Eppure, nonostante la bellezza di queste visioni, sento anche un’ombra che aleggia. È l’ombra del dubbio, della distanza tra ciò che vedo e ciò che sono. Il cinema, con la sua magia, mi fa sognare, ma non mi dà risposte. Devo trovare la mia strada, come lo spahi di Loti, attraverso le prove e le scoperte della vita.
E così, quando le luci si riaccendono e ritorno alla realtà, porto con me solo ricordi e domande. Ma so che, in quel tempio di ombre e luci, ho trovato qualcosa di prezioso: la speranza che, un giorno, anch’io potrò elevarmi verso la stessa serenità che ho visto brillare sullo schermo.
website: www.benaresfilm.com