Il viaggio, più che uno spostamento geografico, è un percorso esistenziale e spirituale che porta alla scoperta di sé — un tema ben esplorato in Water (2005, Italia 2006) della regista indo‑canadese Deepa Mehta. Ambientato nel 1938 a Benares, il film segue Chuyia, vedova di otto anni, costretta a vivere in un ashram per vedove dove, pur in un ambiente rigido, diventa il catalizzatore del cambiamento per sé e le sue compagne.
Le riprese originarie a Varanasi furono interrotte da proteste violente che portarono allo smantellamento del set e a dover trasferire la produzione in Sri Lanka sotto il titolo “River Moon”, nel 2003. Nonostante ciò, il film riscosse grande successo: inaugura il Toronto International Film Festival nel 2005 e viene nominato all’Oscar come miglior film straniero nel 2006.
Fonti letterarie e culturali
Il viaggio interiore è un fil rouge che attraversa la letteratura di autori come Kerouac (On the Road) e, in senso più metaforico, Tagore. Twain è più radicato nel viaggio fisico.
Trilogia degli elementi
Water completa la trilogia inaugurata da Fire e Earth, opere che esplorano tematiche forti come la sessualità, i conflitti religiosi e la condizione femminile nel subcontinente indiano.
Simbolismo e spiritualità
Benares e il Gange non sono solo ambientazioni: sono simboli di purificazione, rinascita e trasformazione, coerenti con la poetica del viaggio spirituale.
Controversie e impatto sociale
Le proteste contro Water hanno messo in luce la difficoltà del dialogo tra tradizione e modernità, facendo del film un caso di studio su cultura, censura e libertà artistica .